Dopo aver utilizzato a lungo riproduzioni di carta moneta corrente in maniera massiva e creato uno spaesamento all’osservatore che si domanda se tale contenuto sia vero (attribuendo un valore non suo), Peter Hide passa, in questi lavori, ad utilizzare carta moneta autentica.
Giocando sempre con lo spettatore, disorientandolo, prendendolo in giro sulle sue angosce possessive, Peter Hide utilizza e mostra del denaro vero e giocando sugli opposti appone sulle banconote stesse un timbro evidente che recita “FAC-SIMILE”.
Annullando di fatto il valore e il possibile utilizzo di queste banconote, l’interesse dello spettatore per questi lavori diminuisce, il possesso non è più “utile” verso qualcosa che non viene ritenuto autentico.
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